RISCHIO DI TERZA PARTE. SAI DI COSA SI TRATTA?

Con l'accelerazione della ripresa economica, la gestione del rischio di terze parti è più importante che mai. Di fronte all'interruzione della catena di approvvigionamento, alle minacce informatiche e alla crescente pressione inflazionistica, le aziende globali stanno valutando la propria resilienza operativa.

Con l'accelerazione della ripresa economica, la gestione del rischio di terze parti è più importante che mai.
Di fronte all'interruzione della catena di approvvigionamento, alle minacce informatiche e alla crescente pressione inflazionistica, le aziende globali stanno valutando la propria resilienza operativa.

La nuova ricerca di KPMG International (in cu sono stati intervistati 1.263 professionisti senior del rischio di terza parte in sei settori e 16 paesi in tutto il mondo) rivela che tale criticità è una priorità strategica per l'85% delle aziende, rispetto al 77% prima dello scoppio della pandemia.

I CFO che mirano a evitare interruzioni dell'attività e danni alla reputazione devono affrontare le sfide derivanti della pandemia, criminali informatici, l'inflazione più alta degli ultimi quattro decenni e un controllo più accurato dei rischi ambientali da parte di autorità di regolamentazione, investitori e altre parti interessate, ha affermato KPMG.

Quasi tre su quattro (73%) dei 1.263 professionisti intervistati hanno riferito che la loro attività ha subito almeno un'interruzione di terze parti negli ultimi tre anni, con le società energetiche, minerali e di servizi pubblici che hanno segnalato il maggior numero di incidenti.

Il 38% degli intervistati ha resistito a tre o più interruzioni da parte di terzi come fornitori e appaltatori, mentre la metà degli intervistati (52%) ha affermato di non avere sufficienti capacità interne per affrontare il rischio di terze parti.

Tre su 10 pianificano di valutare i rischi ambientali posti da terze parti entro tre anni, un aumento rispetto al 23% di oggi, ha affermato KPMG. La metà delle aziende con un fatturato annuo superiore a 10 miliardi di dollari/euro ha affermato che entro tre anni valuteranno i rischi ambientali, sociali e di governance posti da tutte le terze parti.

La fatturazione è una vulnerabilità comune di terze parti, secondo KPMG. Più della metà (54%) degli intervistati ritiene di essere stata sovrafatturata da una terza parte nei 12 mesi precedenti. Le aziende possono ridurre tali perdite creando un sistema che segnala quando la tariffa fatturata supera l'importo nella dichiarazione di lavoro.

I CFO possono ridurre il rischio di terze parti verificando attentamente la conformità, la sicurezza informatica, la continuità aziendale e altri rischi prima di firmare contratti con terze parti, ha affermato KPMG. Dovrebbero monitorare le attività di una terza parte per tutta la durata del suo contratto e dare priorità al proprio tempo e alle proprie risorse concentrandosi in primo luogo sulle terze parti coinvolte nei servizi più critici.

Un ulteriore strumento che le aziende possono utilizzare è il prodotto assicurativo, che può garantirci una tutela economica nel caso in cui un nostro fornitore subisca un danno.

Hai mai verificato di avere tale estensione nella tua polizza assicurativa? Tale garanzia è identificata come la “Danni indiretti a Margine di Contribuzione” che ti tutela per i danni subiti a seguito di mancata fornitura da parte di terzi e per il danno economico da te patito nel caso in cui un tuo cliente subisca un danno diretto e sia quindi impossibilitato a ricevere la tua merce.

Tale garanzia è inoltre estesa ai servizi pubblici, come fornitura di luce, energia, acqua e gas.
Il nostro team con esperienza di oltre 30 anni nel ramo industriale è in grado di effettuare una revisione del tuo pacchetto assicurativo per verificare che vi siano inserite le garanzie necessarie per fronteggiare questa tipologia di rischio.

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Il rapporto completo è consultabile al seguente link:
https://home.kpmg/xx/en/home/insights/2022/01/third-party-risk-management-outlook-2022.html