Le aziende, per poter accedere alle polizze per la copertura del rischio cyber, sono tenute a compilare un questionario di risk assessment.
Tali questionari sono utili per identificare i punti di forza e debolezze di ogni organizzazione, al fine di strutturare una polizza e premio che si adatti alle sue peculiarità.
Forse non sapevi che la compilazione di questionari simili ora viene richiesta anche dagli istituti finanziari per l′erogazione di finanziamenti.
Prima bastava portare l′ultimo bilancio per avere accesso al credito ora gli istituti sono interessati a capire se l′azienda è resiliente in caso di attacco informatico e quanto è potenzialmente vulnerabile.
Alcune delle domande più frequenti sono:
-Hai dei collegamenti VPN?
-Usi autenticazione a due fattori (MFA)?
-Con che frequenza fai aggiornamenti?
-Con che frequenza fai i backup?
-Usi DKIM ed SPF per il tuo dominio?
Questo è un grande cambiamento che darà una nuova spinta al settore sicurezza.
Un'azienda che non ha un adeguato livello di sicurezza ha di fatto una voce di bilancio che può azzerare improvvisamente i ricavi.
La polizza assicurativa può venire in nostro aiuto anche per casistiche di questo tipo, in quanto le compagnie più strutturate inviano direttamente presso la sede del cliente dei tecnici informatici per analizzare nel concreto le policy e la struttura digitale da essa adottata.
Tale analisi non solo identifica le vulnerabilità, ma ci consente anche di individuare i gap da colmare.
Poter conoscere queste debolezze ci permetterà di poter rafforzare le nostre difese.
La stipula di una polizza assicurativa, inoltre, permetterà alle aziende di apparire più organizzate agli occhi degli istituti finanziari, aumentando le probabilità di poter accedere ai finanziamenti.
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